Esame orale: come parlare in pubblico senza paura

Parlare in pubblico è la paura più grande per l’85% degli intervistati, lo dice una ricerca americana.

parlare in pubblico

Una paura più grande di quelle di essere mangiati da uno squalo o cadere da un aereo in volo. La maggior parte delle persone preferirebbe dormire in un manicomio abbandonato che ritrovarsi a parlare in pubblico; sconvolgente, no?

Se pensi alla tua esperienza personale, però, è facile rivivere il senso d’ansia che ti avvolge prima di un’interrogazione. Che ti trovi di fronte al professore per un esame orale, alla classe per un’interrogazione o a centinaia di persone per una presentazione, la paura è la stessa.

L’esame orale, così come l’interrogazione, è una prova importante che, prima o poi, tutti siamo costretti ad affrontare.

Cosa può andare storto?

Potresti sbagliare una parola, confonderti o balbettare; il risultato è sempre lo stesso: l’idea di fare una figuraccia davanti ad altre persone fa accelerare i battiti e tremare le gambe. Non importa quanto sia preparato a quel momento o quante volte abbia ripetuto il discorso: nemmeno il fatto che tu sia la persona che ne sa di più tra i presenti sembra tranquillizzarti.

La tensione aumenta in tutte quelle occasioni in cui non sai quale sarà il percorso logico del tuo discorso: il professore potrebbe farti una domanda a cui non eri pronto e rovinare il lavoro di settimane o mesi. L’incertezza riguardo la strada che prenderà il tuo esame può far vacillare le menti più preparate.

La sensazione di insicurezza fa parte del gioco e, in minima parte, è inevitabile. Continuerai a provarla, così come l’avvertono esperti di comunicazione al loro millesimo evento di public speaking. Nonostante ciò, esistono metodi per ridurre la paura di parlare in pubblico e aumentare la fiducia nelle tue capacità.

Nell’articolo di oggi, scopriremo proprio come gestire l’ansia da prestazione e affrontare al meglio un’occasione di public speaking.

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Paura di parlare in pubblico: perché?

Prima di scoprire alcune tecniche efficaci contro la paura di parlare in pubblico, tengo a fare una precisazione. Lo stato di agitazione seguente al pensiero di dover parlare in pubblico è assolutamente normale. Discorso a parte merita la condizione di glossofobia, ovvero quella situazione clinica definita “ansia sociale”: secondo la psicologia, l’ansia sociale comporta, tra gli altri aspetti, anche la paura del parlare in pubblico.

Nel primo caso, esistono tecniche e accorgimenti utili a tutti per ridurre la paura del parlare in pubblico.

Se ti trovassi a vivere un’ansia oltre la normale tensione dovuta a un esame, invece, questo articolo potrebbe non esserti utile. Al contrario, ti consiglio di consultare un esperto, qualcuno che abbia le conoscenze specifiche per aiutarti al meglio. Non sono un professionista del settore, per cui non voglio trasmetterti informazioni sbagliate né consigli che rischierebbero di essere controproducenti.

Glossofobia a parte, la paura del parlare in pubblico è comune, anche fra chi sostiene di non provare alcun timore. Inoltre, le sensazioni collegate ad essa, come batticuore o tremolio delle gambe, sono reazioni fisiologiche.

Ciò che avverti in quei momenti di tensione è il cuore pompare sangue, l’adrenalina crescere e i muscoli diventare reattivi. In altre parole, il tuo corpo si sta preparando a combattere; è come se ricevesse un segnale di allerta dal cervello.

Se queste reazioni ci hanno permesso di sopravvivere nella preistoria, oggi diventano piuttosto un ostacolo. La soluzione, allora, consiste nell’ imparare a disinnescare, o ridurre, quella sensazione di imminente pericolo inviata dal cervello al tuo corpo.

Come disinnescarla è lo scopo di questo articolo; preparati a ricevere armi potenti contro la paura del parlare in pubblico.

Prima di iniziare, hai già letto l’articolo di Liceale Promosso sull’ansia da prestazione scolastica? Se la risposta è no, fallo non appena avrai terminato di leggere, non te ne pentirai!

Tre tecniche contro la paura dell’interrogazione?

Che tu stia per fare una presentazione, affrontare un’interrogazione o sostenere un esame orale, dovresti conoscere le prossime tre tecniche.

Si tratta di trucchetti semplici, ma super efficaci, in grado di disinnescare lo stato di tensione. Seguendoli, ti daranno la possibilità di sostenere un discorso senza balbettare, tremare, o farfugliare parole senza senso.

Te lo dico subito, non basta conoscerle per diventare il migliore public speaker del mondo. Una volta scoperte e applicate, non metterai per sempre fine alla paura di parlare in pubblico.

Perché qualcosa funzioni, c’è bisogno di pratica; utilizza questi accorgimenti con coraggio, imparando dagli errori. Col tempo e la pratica costante, i miglioramenti sconvolgeranno te e chi ti ascolta.

PS. se capisci l’inglese e hai voglia di approfondire l’argomento, ti lascio qui un video della Stanford Graduate School of Business. Dura circa un’ora, ma l’ho ascoltato talmente tante volte che mi capita di confondermi e credere di essere stato lì fisicamente.

1. La Mindfulness contro la paura di parlare in pubblico

Esistono centinaia di libri, decine di corsi e infinite tecniche relative alla mindfulness.

Non è importante che tu ne diventi un esperto o spenda centinaia di euro in corsi sul tema. Ecco, in dieci semplici parole, tutto ciò che ti serve sapere sulla mindfulness:

Mindfulness significa prestare consapevolmente attenzione al momento presente senza giudicarlo.

In altre parole, praticare la mindfulness vuol dire evitare di farsi il sangue amaro: devi superare ciò che è successo in passato ciò che non va nel presente o le incertezze riguardo il futuro.

Non sembra facile né lo è, ma si tratta di uno step fondamentale per superare la paura dell’esame orale.

Se ti interessa l’argomento, ti lascio il link per acquistare un libro sulla mindfulness. Curiosità a parte, i consigli per sfruttare la mindfulness prima di un esame orale o un’interrogazione sono molti semplici.

Quando inizi a riconoscere i sintomi dell’ansia (come il tremolio, il batticuore, ecc.), non lasciare che il tutto accada e basta. Renditi consapevole di ciò che sta accadendo, limitandoti a viverlo senza giudicarlo per alcun motivo. Non resistere alla paura di parlare in pubblico, né al modo in cui questa paura si sta manifestando.

“Sono in ansia, ecco perché i battiti aumentano e la voce trema; è una reazione a ciò che sto per affrontare”.

Fai un bel respiro, lascia che la paura faccia il suo percorso dentro te, senza che vada fuori dal tuo controllo. Così come è arrivata, se ne andrà, oppure rimarrà, ma non sarà nient’altro che una sensazione di sottofondo, impotente.

La paura della paura – di Will Smith

Quello che devi evitare è che inizi a spaventarti il fatto che tu abbia paura. Lo so, sembra un gioco di parole, avere timore di avere paura, ma è qualcosa di concreto.

La descrizione migliore di questa sensazione credo sia attribuibile al famoso attore Will Smith: in più di un’intervista ha affermato che il suo nemico più grande sia “la paura della paura”.

Will ha spiegato come, in tutte quelle situazioni in cui è spaventato da qualcosa, non si lasci intimorire dalla sensazione: al contrario, l’abbraccia e l’accetta come tale, senza combatterla o nasconderla dietro una faccia da duro.

Ciò che ti chiedo di fare io è proprio questo, di non temere l’ansia. La paura che deriva dal dover affrontare un’interrogazione, o un esame orale sarà lì con te. Non se ne andrà preoccupandosene troppo né fingendo che non esista; hai bisogno di accettarla. Così facendo, ti accorgerai che ciò che rimane è soltanto un insieme di irrilevanti sensazioni.

2. L’esame orale è una conversazione, non una performance.

In un esame orale o un’interrogazione, o durante una presentazione in pubblico, avrai spesso un’impressione: quella di trovarti sotto la luce stordente di una lampada rivolta verso di te.

Ti sembrerà che tutti siano in attesa di un errore per ridere di te. Pare cerchino soltanto un’occasione per dire al vicino “visto, quanto è scemo?!”. Lo sguardo del professore, poi, dà l’impressione di essere pronto a cogliere un tuo passo falso per urlare “sbagliato!”.

Non sarai un attore in cerca di approvazione, né esiste un modo di comunicare giusto e uno sbagliato: al massimo esistono accorgimenti da adottare più efficaci di altri, che imparerai con preparazione e pratica.

Impegnati nel conoscere a fondo ciò che vuoi dire, poi dillo e basta. Quella fra te e chi ti ascolta è una conversazione, mai un monologo. Anche nel caso in cui tu stia presentando da solo, e non ci siano domande, visualizza quel discorso come una discussione.

Chi ti ascolta, che sia un pubblico, un docente o una commissione, vuole ascoltarti, non avrà interesse nel vederti sbagliare. Qualora dovessi farlo, sarai la persona nella stanza a far più caso a quell’errore, quindi fregatene.

Ascolta, prima di parlare

Un ultimo consiglio, tieniti sempre pronto ad ascoltare più, o meglio, di quanto parli. Non soltanto ciò che ti viene chiesto (aspetto importantissimo in ogni esame orale); fai caso alla reazione di chi ti ascolta.

Potresti aver preparato una risposta di cinque minuti su un certo tema, per poi renderti conto di qualcosa: l’interesse della tua audience è tutto su un altro concetto che prevedevi di discutere velocemente.

Puoi parlare in pubblico e fare domande

Tenendo bene a mente che si tratta di una conversazione, non di una performance, potresti aver voglia di fare una domanda. Descrivendo un concetto, quindi, ripensa alle domande che tu, per primo, ti sei posto, e rendile pubbliche.

“Studiando questo aspetto, mi è sorto un dubbio riguardo la relazione tra le due variabili. La mia ricerca è nata proprio qui; eccone i dettagli…”

Sii onesto con chi ti ascolta e non temere il suo giudizio; trasmetterai un senso di genuinità impagabile. Nella maggior parte dei casi, chi commenta il modo di comunicare di qualcun altro, è colui che teme di essere giudicato. Così facendo, confronta chi ha di fronte con il proprio ideale di bravura, al quale nemmeno lui riesce ad arrivare.

3. Il focus sul presente contro la paura dell’esame orale

Come ti ho già accennato, concentrarsi sul momento presente è la miglior soluzione per ridurre la paura dell’esame orale o dell’interrogazione.

Pensa, infatti, ai modi in cui solitamente si manifesta la tua paura: temi che qualcosa, nel futuro, andrà storto, e che tu ne paghi le conseguenze. Non importa che queste siano mettersi in imbarazzo davanti a tutti oppure confondersi e prendere un brutto voto.

In ogni caso, pensi al futuro, a ciò che potrebbe accadere, a cosa potrebbe andare storto: immagini un futuro che, pur non esistendo, riesce a pregiudicare il tuo presente.

Lo so, più facile a dirsi che a farsi; eppure, esistono dei metodi semplici per smettere subito di torturarsi così. Una soluzione potrebbe essere quella di fare una passeggiata subito prima dell’esame, concentrandoti sul modo in cui cammini.

Un’altra è quella di praticare esercizio fisico, semplice ma stimolante, che ti distragga dai tuoi pensieri riguardo il futuro. Come disse qualcuno, “non puoi staccarti nemmeno un secondo dal presente durante una sessione di piegamenti”.

A me capita di sfruttare l’attenzione al presente per prendere decisioni che mi spaventano, ma che so essere giuste. In occasione di una conferenza, a turno dovevamo presentarci davanti a tutti e descrivere i nostri pregi e difetti. Ognuno di noi lo avrebbe fatto, ma continuavo a rimandare, pensando alla figuraccia che rischiavo di fare.

Ecco la soluzione, in questi semplici step, che puoi adattare a tuo piacimento e usare (gratis eheh):

  1. Fai un bel respiro;
  2. Inizia un conto alla rovescia partendo da dieci; allo scadere del tempo, alzerai la mano e parlerai;
  3. Quando sei ancora al quattro, alza la mano senza pensarci, e proponiti di parlare.

Può sembrarti stupido, ma in questo modo riesci a imbrogliare quel senso di pericolo che ti ostacola dal parlare: sarai troppo concentrato a contare per pensare alle eventuali conseguenze del tuo atto di coraggio. Se aspetti di arrivare allo zero, invece, finirai per trovare scuse e non parlare mai.